QUANDO AD ALBANO C'ERA L'IMPERIALE

 

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Fin dagli inizi della sua attività, il Foto Club Castelli Romani ha dedicato particolare attenzione alla fotografia d'epoca, soprattutto relativa al territorio di Albano Laziale, grazie al conferimento di un archivio di riproduzioni di immagini messe a disposizione inizialmente dai soci fondatori, in continuo arricchimento attraverso l'apporto di cittadini e all'acquisizione presso altri archivi e in pubblicazioni. In particolare, nel 2009 ha avviato, in collaborazione con il Museo Civico di Albano, l’iniziativa “Albano in Fotografia – Viaggio nella memoria”, un progetto di conservazione della memoria storica e dell'identità della città di Albano Laziale attraverso le fotografie delle raccolte private che vengono messe in comune dai cittadini. Dal materiale d'archivio, nel tempo, sono state tratte diverse mostre fotografiche, sono stati realizzati i volumi i volumi “Albano Laziale – Fotografie d’Epoca” (1984) e “Album di Famiglia” (2001), sono state fornite immagini ad uso didattico e iconografico-scientifico a studenti.

 

 

 

 

E' stato quindi naturale partecipare con entusiasmo al progetto "Viaggio nel Tempo" curato dalla Biblioteca Comunale di Albano "Cesare De Santis" nell'ambito del progetto "Enjoy Castelli" proposto dal Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani).

Questa mostra raccoglie una sessantina di immagini, tratte, per la quasi totalità, da riproduzioni di cartoline, che ritraggono la storia della nostra cittadina tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento.

La raccolta costituisce uno straordinario strumento di scoperta di scorci, luoghi, vedute paesaggistiche, ma anche di atmosfere passate, storie collettive e momenti di vita di quello che all'epoca era ancora un paese, con uno speciale focus dedicato ai mezzi di trasporto del tempo, tra cui spiccava il famoso Imperiale, un maestoso tram a due piani.

Questo imponente mezzo di trasporto percorreva una tratta ad anello, con partenza ed arrivo alla Stazione Termini, attraversando varie località dei Castelli Romani tra cui la stessa Albano. L'imperiale, utilizzato dai residenti, veniva in particolar modo apprezzato dai turisti per le gite “fuori porta” poiché dall'alto delle sue carrozze si poteva ammirare il panorama dei Castelli fino al mare.

E l'allestimento trova il suo filo conduttore proprio in un'ipotetica "passeggiata" lungo le vie cittadine di un viaggiatore (nel tempo oltre che nello spazio) che, arrivando da Roma, percorre la Via Appia, con deviazioni a destra, su Via Saffi, e a sinistra, su Piazza Gramsci e la Stazione ferroviaria, arriva a Borgo Garibaldi e torna indietro per la parallela fino a Piazza Pia, salendo poi fino ai Cappuccini per ridiscendere fino a Piazza Mazzini per dirigersi, magari con un mezzo su rotaia, verso Castel Gandolfo. E in questo percorso ha modo non tanto di ammirare le bellezze architettoniche ed artistiche della città quanto di conoscere, attraverso le scene di vita quotidiana immortalate in queste immagini la storia, l'economia, gli usi e i costumi di Albano nel periodo tra '800 e '900 e di capire come nel tempo la cittadina si sia modificata sia da un punto di vista urbanistico che ambientale.

Tra le tante finalità (artistiche, storiche, documentaristiche), la mostra intende quindi essere uno  strumento di salvaguardia e diffusione della memoria, evocata dall'immagine fotografica, affinché questa non vada dispersa, non resti cioè memoria esclusivamente individuale, ma divenga patrimonio condiviso dell'intera comunità.

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Roland Barthes   Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi esistenzialmente.

Roland Barthes